mag 12, 2015 - Calamai    No Comments

Altrove

Mi controfagotto
tra la distrazione e le sfumature
dove non t’irriterai per nulla
o per iperboli inverosimili
ma per bellezza contesa
e per mancanza di spazi ampi.

Là non si fa altro che respirare,
fregandosene di quel che non si ha:
sopportarsi non porrà suffissi
perchè tra piume e fango
ci si muoverà in tre quarti.

Acustica contesa all’universo
tra pelle e paura
ma che t’arsi ogni giorno
dilanairsi per granelli lagnosi
mentre fuori cantano
fuori i doveri sono quelli

ed i pregi non passan per lusso
quando l’aria non costa
e a spasso non porto più la resistenza
surriscaldata sotto la maschera
che percepisce l’altrove.

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