dic 22, 2017 - Senza cicatrici    No Comments

Tra carruggi, soldati e superstrade

Neve che piove
sul bacio di una danza sul prato
mentre risento il tuo bacio sul mento
più umano di questo non ho ricordo
senza più tocchi sui palmi
lasciarsi coccolare da orbite interstellari
ogni alba imparo il gioco
ogni notte disfo il filo
buon anno a noi
insieme si può allontanarsi
respirando le stesse schiene
in speranze da lingue straniere
scritte su coriandoli mistici
e sorrisi magnetici
magie rugose
rintocchi ipnotici
desideri ascetici
e voglie tangibili
buon anno a noi
in cerca del tesoro
tra navi cargo e naufragi
qui si salpa sempre controcorrente
verso isole al sole
e respiri bastanti
avanti
tra carruggi, soldati e superstrade
con il tuo respiro in mente
fra vite deserte e sirene senza tasche
la felicità
è un resto del mio dare
che mi toglie nuvole
spazza il vento
puzza di asfalto, profuma di un battito
ammicca ai germogli, pizzica il sitar,
ascolta gli stupa e canta nei cori di montagna
senza fretta
con passo garbato, fiore all’occhiello
e quel passo leggero
che vive disorientato,
stralunato dai pessimisti
e scalzo sul lungomare
mentre tu da lontano
hai già sentito il mio sorriso.

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