nov 16, 2020 - Polaroid    No Comments

Igor

Barbablù pacato,
disteso immobile senza fiato,
contava le ore
raccontandosi pulsazioni,
ritrovandosi nei tagliandi
dei bordelli senza fardelli
e leccandosi ferite
attribuite a salti senza rete.

Muoveva la coda,
giocando tra i rovi e i burloni,
amava le fiere
ma quelle senza distrazioni
e sovente sarcastico
adorava passeggiare muto
nei discorsi da centri sociali
inneggiando diritti
calpestando merde pensierose
soprattutto balcanico
quando trattava d’auto e d’amori.

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