nov 27, 2017 - Cicatrici, Mangianastri    Dicevi?

Senza nome

Potesse che il cielo mi dica sai
infondo non è che un passaggio,
un’unghia da smalto,
un abbraccio a metà.

Uno schiaffo senza fiato,
un dirsi mai e un godersi altrettanto,
una camicia in saldo già macchiata
un’esca per giri tondi.

Perchè farlo e perchè no,
una sosta perenne fra labbra e altrove,
musica interrotta nel mezzo del ballo,
fiore che non conosce neppure il suo nome.

ott 11, 2017 - Polaroid    Dicevi?

Dietro l’angolo

Dietro l’angolo
un pianto da cameriera
ed un marciapiede a mondo
nascondono la lontananza
di un plesso anni settanta
e una povera cornice
di un rione ormai senza voce.

Per caso
nel freddo adiacente
scollino di quel che basta
per sedermi a tavola da ospite
magro d’aria e attratto
da un vibrato fuori finestra
che m’allunga un ritorno
e mi restituisce un sogno.

set 22, 2017 - Mangianastri, Senza cicatrici    Dicevi?

Dai su

Dai su
col pieno di orbite in occhi rotti
e buone fortune a consuetudini
che dicevi
dai su
lascia stare
questa camera è buia oltre lo spettacolo
m’accorgo solo ora del carillon
c’è il bisogno di una doccia di fiori
dai su.

ago 21, 2017 - Polaroid    Dicevi?

Pari morire dispari

Che non è un reietto o un fulmine spettro
non ho mai mercanteggiato
la magia inquieta di chi pavoneggia
nè la sontuosità di chi profetizza
ma ritrovarmi ancora no
che non posso guardare oltre il lago
sognando Central Park
con le poesie non si festeggia
ma qui danno l’aria gratis
perciò finchè non manca
crederò al meglio di me.

Questo è il momento adatto ad un coro in ferie.

Senza denti ringhierò baffuto
qualcuno esperto di altro mi mancherà
e mi resteranno solo gli abbracci
vestiti dei loro cappotti
caldi di amici distanti
viti che han perso il filetto
e girano
e girano.

Questo è il momento adatto ad un sussurro in bossanova.

Guarda
per me puoi anche disgustarti
o grattare i tuoi biglietti
e lamentarti mentre sbecchi unghie
ma guarda che è solo un raffreddore
pari morire dispari
e non si fa
al limite
ci si racconta in due
e si brinda
passa tutto
senza che te ne accorgi.

Ale ora ti spiego

Ale ora ti spiego l’assortimento,
stai attento.

Domani, forse ieri,
dovrò raccontarti che faccio
e a te ti par poco.

Sai che ti dico:
son poeta e sognatore
che le rime costano niente
ti spezzeranno le ossa e l’amore
bucheranno le tasche e anche l’ardore
ma ti baceranno piano e sempre
un giorno alla volta ogni giorno migliore
e
allevatore di sogni
che quelli costano ancora meno
ma ti allargano il cielo
e quando piove
sai cosa raccontare
e quando c’è il sole
son sfumatore del creatore.

Perciò Ale scrivi e sogna
che ogni volta
forse
dico forse
ogni volta che lo farai
potresti pensare a me
alla mamma
al buon essere vivo
e sarà un bel divenire
e potrai donare
altro non ti servirà
fidati
anzi no
ricordati il cantare
quello lo potrai fare
anche quando le cose andranno male
figurati quando sarai leggero,
fiero.

Così infine
son qui barbuto a raccontarmi
come sarà
il tuo vivere,
il tuo volare
e il tuo cantare.

Lo so:
sarà speciale.

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