Vado a raccoglierti stelle contente
Oltrepupilla
mentre stai attento
vedo il deserto nascosto nel granello
sento la terra persa sotto i piedi
gioco col tuo domani origami.
Sorridi
e cominci a raccontarmi
di un mondo nascosto
tutto tuo, tutto acerbo
tutto fatto di un osservare perplesso.
Sei qui ad irrobustirti il sopracollo
mentre ti spiraglio a cosa vai incontro
ma è come tu fossi già viaggiatore
in questo piccolo cielo accanto.
Già c’eri ed io mi siedo a fianco.
Piangi spezzando i bruti più puri
e balli fino all’alba
di una tua danza riflessa.
Molla di un’energia compressa,
big bang d’amore,
atomo di dolce fusione.
Ti accarezzo,
ti stringo a scomparsa,
ti sento effetto
di un progetto perfetto.
Mi guardi.
Quasi sorridi.
Poi ridi.
La bellezza ha un senso,
il centro del gioco di leve
ha il suo baricentro.
Vado a raccoglierti stelle contente.