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ago 5, 2014 - Polaroid    Dicevi?

Cadrebbero i cieli

Paralleli:
mai toccarsi
cadrebbero i cieli.

quavieni

Sotto al fiume dei ponti
si giravoltano gli arcani:
duri muri e buoni sconti,
v’è rumenta per cani
nel divieto del baciarsi.

Pasteggiando gocce di sole
ti chiedo come mi vedi
con lessico d’albumi e cazzuole:
tu stendi abiti di lino leggeri
profumi d’un lieve pallore
e giochi fior di tarocchi scarsi.

nov 22, 2013 - Polaroid    Dicevi?

Birds

Il re di piume assurge
pontifica e spilucca il manto
fa ciao ciao col becco
ma non è mai quieto dentro.

Oh wait
ora canta perchè sorpreso d’alba
riluce pregiato
allunga il collo sul ramo
poi ripiega perplesso e ammaliato.

Distorce con l’unghia il laghetto
discolo e caparbio scucisce
è il suo corto specchio
ci gioca annoiato prima d’altro.

La stella sul petto
sigillo ed essenza del mondo
batte d’un tempo imperfetto
nonostante abbia un bel riflesso.

apr 25, 2013 - Polaroid    Dicevi?

Due per uno tre

Due per uno tre,
gloria al padre alla madre e a te
mitosi di splendori
ada che l’indice chiama
spegni la luce accendi la mamma
torta a pois d’oltreoceano
per la festa di una buona liberazione.

Che entri la gioia
si sieda e resti
s’inviti a cena
racconti di mani unte e pensieri lieti
tocchi leggeri
sparsi riordinando i velieri
alzi le tende inesistenti
faccia entrare il sole
doni calore oltre il magone
perchè oggi passerà il raffreddore
per quel che era sbufferà
lasciando la luna piena
e la tua mano sulla mia schiena.

Ci son tempi complessi
pezzi di ghiaccio endovene
rari di fieno e sazi di pece
che dentro t’incollano al buio
ma
il lavoro del vento è eterno
la brezza calda non ti volta
e sciogliersi succede
come il pianto, la gassa,
la risata che prima non c’era.

Signor Mediterraneo,
grazie per l’immensità d’insegno
la placida tutela della pazienza
la grandezza del vuoto
consapevole di un approdo
che non lo vedi ma lo senti
e che solo son nulla
che i compagni sulla nave
saran taglienti ma sinceri
che ti devi fidare
se vuoi capire quanto aspro sia il sale
ma quanto bene possa fare
intorno al mondo
puoi esser bandiera a sventolare
in balia del primo scirocco
o ferro foss’anche arrugginito
ma pur sempre padrone del tuo destino.

Consegno a stretto giro di posta
quest’eterno firmamento
al mio unico doppio universo
oggi al festeggio.

Buon 25 al nostro boccale
al brodo che cuoce il futuro
al nostro secondo anno numero uno
al doppio passo del verbo amare.

gen 12, 2013 - Polaroid    Dicevi?

Passo al mio passo

 

Rara l’alba arranca
le luci faticano il passo alla musica
mentre ascolto quest’alzarsi
caldo è il nido
senza saper sempre quale divertimento
cuoce la terra
lacrima il cerone
qualche volta non è il solito giro
è un crescendo
s’amplifica il battito
mi connetto ai fili d’erba
carezzo le sete di Pollock
turbino tre rughe indietro
alzo il pollice
e salgo sul camioncino
breccio con uno strappo
ben riverito e nutrito
reclamo la vita
la scovo nell’angolo
e passo al mio passo.

dic 22, 2012 - Polaroid    Dicevi?

E’ di nuovo il post del 25

Cani auguri fieri sinceri:
alta fedeltà del diapason
virata in cuffie sonata
e tramonti lieti.

Stringo la musica,
appartengo al ritmo,
scintillo la mia grande donna
e canticchio il mio piccolometto
che posso chiederti di più?

Dovandiamo
con tutto quel rossetto
e le guance a gote
tra i muri dipinti a pianti
e le carezze a sberle
fresche vite in demo
andemo che è tardi
per vivere sbocciamo
altrimenti copriamoci le palpebre
stanche di sonno
d’occhi vivaci
di profumi sbucciamele
per carpe maraviglia nella boccia
di echi da due secondi memory
qui è spelendido
tic tac
qui è splendido
tic tac
qui è splendido.

Sole sul fiato
scarpe catrame incollate
mentre volto il mondo
io mi fondo col tutto
e volo le critiche
e lascio le scatole
e apro i cieli
e m’orizzonto.

Bevo le gocce d’acqua
appoggiato al davanzale della mia room
in questo Chelsea Albergo
io squilibrio nel villaggio.

Il mio Sahara
ha grandi stelle,
fessure d’occhi
e lunghi tempi
per rincorrersi.

Venere al mattino
un violino infinito
l’osservo da niñio
lontano bastante
da sentirmi vicino.

Rift solfeggio crescendo
ogni battito di basso
è centripedo convesso
verso il mio mistero
verso l’universo
senza fine il pozzo
attento.

2013
fammi crescere i denti davanti
fortificami gli occhi
dinnanzi agli smargiassi
calibrami i polpacci
e non dar spreco di santi.

…Yuppi du,
yuppi du, yuppi du,

Yuppi du i du,
yuppi du.

I feel the sound of
a thousand colours
wich paint
this scene
this act of love
i hear the music
that comes from the water
that rises from
bowels of the heart…

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