apr 14, 2003 - Senza cicatrici    No Comments

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Con negli occhi pietre e sale.

Santiago de Compostela.
Una parola, inchiostro su pixel che scivola via al prossimo post.
Una città, una cattedrale che da sempre se ne sta immobile fra il grigio fuliggine della facciata e quello uggioso del cielo che la avvolge.
Un viaggio, duro come i muscoli delle mie gambe.
Trecentotrentachilometri posso scriverli per lungo ma non te li posso far capire.
Nessun superuomo, solo far i conti con te stesso usando il passo come metro, Nino docet.
E punteruoli pianure, brughiere, colline, vento, montagne, colline vento, pianure, paesini e città, sogni e miraggi.
Ma ci sono arrivato, sfinito e sfiancato.
E son crollato su quel piazzale con negli occhi quello Xacobeo di pietra granitico che quasi ti piglia per lu culo tanto ti sfotte dall’alto col suo bastone e la sua conchiglia immobili.
Ma ci sono arrivato, sacco a pelo e barba.
Entro, in questa cattedrale, silente e furtivo la osservo in penombra quasi da estraneo.
Eppur mi porto una credenziale con timbri che riflettono ostelli, rifugi e fatica.
Ma me ne sto in soggezione cullato dall’oppio dei popoli mi distendo su una panca sacra.
A mezzogiorno sto avvolto in questo fumo insensato e incensato che il botafomeiro vorticoso e oscillante mi regala come allucinogeno spettacolo.
Ora che la prima notte nel mio letto è passata con in grembo la Compostela, ora che il profumo delle mie lenzuola ha coperto di ritorno il mio stanco sonno, ora sorrido di un viaggio ultimato e penso a quale strada prender domani.

*Per chi volesse avere informazioni più dettagliate sul Cammino di Santiago, in cosa consiste e come organizzarlo sono ovviamente disponibile a fornire qualche piccolo consiglio, basta scrivermi.

Grazie a tutte le persone che mi hanno aiutato a buttar cemento e calce per costruir questo viaggio.
Grazie a chi mi ha dato informazioni per poter arrivare a Santiago e a chi mi ha logisticamente seguito e incitato via mail e sul Pallone.
Grazie a tutte le mani strette e a tutti gli incitamenti di ‘Buon Camino’ raccolti come fiori lungo l’asfalto.
Grazie a Gianni.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.