nov 16, 2004 - Senza cicatrici    No Comments

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Per sempre vostro.

T’avessi sbilanciato con un nome

avrei disincantato un cauto timore:

sarei vissuto di certo più muto

con alle spalle un gusto più sicuro.

Invece sei sgusciata via svelta

dai lembi in carne alla mia testa:

infiltrata sporca in ogni pensiero

stanarti ora è squarciare un velo.

Cera d’ali tra le mani

perso in piani strani

pago il mio domani

in un gioco da villani.

Astuta stretta stringo la mia presa

in una patetica sola messa in scena:

strucco il calendario senza spiegazione

dito sulle labbra cancello il tuo sapore.

Non c’è modo rimango nel mio brodo

dove inzupparmi l’anima al suolo:

resto qui a farmi nero d’inchiostro

mai più tuo e per sempre vostro.

Cera d’ali tra le mani

perso in piani strani

pago il mio domani

in un gioco da villani.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.