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Na pode piu.
No che non va.
La gente si ferma al rosso e poi riparte sempre attorno allo stesso giro ed io incamminato dietro verso chissà dove.
Sbaglio e risbaglio direzione.
Vado opposto a quello che da sempre voglio.
Sono stanco di lasciarmi trascinare eppure questo è quello che da sempre ho al traino.
Ho bruciato troppi fogli
e nessun asco a chiedere dita di altre mani.
Ora vado, ogni giorno, dal presto al tardi, solo per ripagarmi occasioni in pasto a tarli mangiamonete.
Ed ho sacrificato, sprecato e scialacquato le mie voglie di risvegliare persone addormentate in cuscini dalle orecchie lontane al mio volere urlare.
Ora, deciso, io m’ammmummifico.
Addirittura screpolo via una vita che poteva essere mia
e quasi sempre passata a chiedersi chissà Eolo quando girerà lo strumento.
Per cosa?
Per qual premio?
Disidratato accanto al mio fato,
con la magrezza fra le sillabe
e l’ammaino ad un passo
da quel che da sempre
anno dopo anno
fra testa e cervello
a nulla ha servito
che d’utopico
non appartiene
a questo mondo silente.
Magnifico.