lug 23, 2005 - Senza cicatrici    No Comments

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Voci.

Voci.
Ovunque.
Ovunque voci negli scaffali sotto i letti dentro alla tazza del cesso persino nello spazzolino disincantate strette nel comodino anche bastarde come le talpe voci perplesse posate sulla polvere del lampadario frugano nel il mio barattolo di miele scaduto fitte nello scarico della lavatrice insite beffarde dietro al freezer su per giù incragnate nelle fughe delle mattonelle piazzate attente attorcigliate nella cornetta del telefono vecchio rotte e stronze sparpagliate di zucchero in zollette voci disattente false amiche distinte troiette versate lascive fra mutande mie e stendipanni assassine formiche pronte alla caccia squoiate mentre faccio la cacca assorte da calli e amiche forbicine zozze impudiche a rigor memoria dei miei discorsi masturbi e dense come lenze all’amo di un’ amore bolso come larve riprodotte da un attore porno voci sempre croci di madrigali ebeti ed afoni che sanno come svegliarmi conoscono la nicchia nel mio letto puzzano di sudore verniciato fresco e godono al mio urlo mostrando silenzio di falso rispetto.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.