feb 9, 2006 - Senza cicatrici    No Comments

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Didascalico balletto d’orsi.

Quel che si può
quel che no
quel che forse ma però.
Finchè rulla finchè tarla finchè insiste
finchè rosica finchè trancia finchè erode
finchè spinge
e spinge
e spinge
è sfinge.
E’ l’ora della preghiera mujaheddin
mi piego con la sciabola
mentre il metallo spremuto mi preme la gola
suda sangue con tutto attorno polvere e urla
soffocamento e folla unta che attacca compatta
colta in un unico coro mi sta addosso
sempre più
sempre più
sempre più
sempre tu.

L’acqua
è una fonte sacrosanta.
Annegarci qualcuno
è un delitto d’arma.
Ronza la preghiera colletto nero
ronza la voglia di peccare la carne
ronza il succo di te segreto
alza il dito mettiti all’indice
che qui s’assassina la primavera.

Fischietto.
Lingua di gatto.
Di me solo il collo
sotto una molla
che s’apri la scatola
attento che scotta
io scatto in alto
e scappo.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.