ott 16, 2006 - Senza cicatrici No Comments
>
Sincope a cuspide.
Una luna a spirare di porpora ulula e spaventa
di cuore di singhiozzi di canfora roca che gracida nel mare.
E’ una sirena che piega l’ira
un nervo che drizza l’orecchio
un atto che incute l’animo.
Ora son ansie che salgono spioventi nella gola
più che una rincorsa s’ingruma in un grido di donna.
E’ un ricordo che fende l’aria
un polso che spezza il sibilo
un dubbio che rincuora la pelle.