gen 6, 2008 - Senza cicatrici    No Comments

>

Voltàti.

E ruotava
i suoi seni
verso un ritorno
da un monte etereo.

E fingeva
di esser sorpresa
quando l’amavi
con estraneità.

E s’allungava
di riviste oscene
per uncinetti
e molle molli.

E avanzava
come l’inverno
fredda d’aspetto
e lucente nel taglio.

E godeva
mio dio godeva
nel farsi modella
per ovvietà.

E sapeva
di acqua di mare
come la neve
che sbaglia stagione.

E pretendeva
come si prega
senza scelta
nè dignità.

E piangeva
come le attrici
di fotoromanzi
in lacrime mute.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.