feb 12, 2008 - Senza cicatrici    No Comments

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Son quattro anni già.
Quattro anni già:
il tuo fiebilo di voce,
quel mezzo caffè mai finito,
la voglia di grotta
la domenica con te.

Fuori mi prende il disgelo
spezzando le lacrime al credo:
manchi come bastone alla gamba
o aria rarefatta
dalla vetta delle tue spalle di malta.

La tua gioia
s’è mutata Sghemba,
la tua direzione
sparsa nel mio sole
ed è di pace
un respirarti accanto
ogni giorno migliore.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.