gen 28, 2003 - Senza cicatrici    No Comments

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Curva di Gauss.

Assoluta emancipazione del personale mio io dominante.
Mi rimetto alla completa disposizione dei miei impulsi retroattivi.
Dottore mi martelli il ginocchio propriò li sulla rotula e veda se riesce a far ri-rotolare sto immobile pallone in costante equilibrio statico.
Attento, ho i riflessi un po’ appannati e dal finestrino degli occhi mi devo spannare un’ offuscata visione notturna del pranzo.
Oggi lo chef propone tartine in salsa tartara dosandole squisite come delicatezze su piatti d’alloro guarniti di piume d’oca.
Necessito di bavaglino onde non sbrodolare una gioia da fame riacquistata al supermercato.
Colpa dei saldi. Auchan mi abbassa gli ammortizzatori scarichi e restringe la busta paga.
Resto sul piazzale, tolgo l’euro dal carrello per arricchirmi cerebralmente.
Celebro del resto un’inversione a ‘U’ investendo panni sporchi di traverso. I miei.
Nessun danno alla carrozzeria, solo il respiro è più affannato.
Dovrei allenarmi. Riprendere combustibile interno per stare al passo con la vita.
E’ il bioritmo che segue cicli astrali diversi. Forse son marziano.
Ultimamente poi non credo di credere nemmeno agli oroscopi senza credenziali.
Si presentan bene ma fingon ancor meglio di sapere.
E si ha paura solo di ciò che non si conosce.

Se hai due ciacole senza spese poggiale sotto nel bianco.