mar 30, 2013 - Cicatrici    Dicevi?

Non valevole

Ciccioli: così, senza neanche che. No, non è valevole.
Ciao, che non sai quanto tu.


On The Mike – Sigla 12/13

mar 28, 2013 - Senza cicatrici    Dicevi?

Boröle

Commediante commediante
col tuo bel lacchè
e la toppa sul bacucco
ballami di samba
povera gioia
che se starnuti
ti si leva la cera.

Mio bel sultano
pagami di swing
il mio servizio notevole
robusto e preciso
all’incrocio delle brugole
che la secchezza di corde
produce crini incrinati
di notevole caratura
e supportanzievole peso.

Stop, hey, what’s that sound
fermes u moment
palindroma sai di ragione anche tu
che a faticar e mattoni
siamo a posto
tra un bricco e un rimbocco
cosa voglio di più?

Conformismo
e pressione bassa
tra spread e boröle.

mar 9, 2013 - Mangianastri    Dicevi?

Montmartre

Sale che appendo al vento,
un carillon s’asciuga di sole
il fagottino sporge il naso
e annoto la confusione.

Il bel taglio d’erba
scrocchia le suole amiche
ritrovo la soglia di casa
danzante al singulto.

Vibra la corda
sfugge di pupilla
sbalzano le lenzuola
dal buio della stanza
la tua voce si grammofona
filtra l’aria
fascia la sedia
ora si riposa.

Par l’angolo
n’esce un miciattolo
s’attorna il perimetro
e rotola nel caldo
non si usa di graffi
ma tosto si stende
e attende.

Il battimani del cielo
danza i rivoli delle persiane
mi invoglia d’uscio
senz’aver bisogno di nuvole.

feb 12, 2013 - Cicatrici    1 Commento

Son nove anni già

Son nove anni già
bianco fiore giunto al miele
fieri e belli al nuovo insieme.

Ormai sarete al sempre litigati
ripresi al vostro tripasso
polenta, orto e camicie profumate
la sera d’accarezzo al gatto
ed il bianco e nero della tv accesa.

Vi guarderete di vita che solo voi
mentre briciola il pettirosso
e fuori nevica il mondo.

Vi sento quieti
quanto basta
per colmarmi il cuore
in un sorriso pronipote.

gen 12, 2013 - Polaroid    Dicevi?

Passo al mio passo

 

Rara l’alba arranca
le luci faticano il passo alla musica
mentre ascolto quest’alzarsi
caldo è il nido
senza saper sempre quale divertimento
cuoce la terra
lacrima il cerone
qualche volta non è il solito giro
è un crescendo
s’amplifica il battito
mi connetto ai fili d’erba
carezzo le sete di Pollock
turbino tre rughe indietro
alzo il pollice
e salgo sul camioncino
breccio con uno strappo
ben riverito e nutrito
reclamo la vita
la scovo nell’angolo
e passo al mio passo.

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