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gen 3, 2012 - Calamai    Dicevi?

Vin brinello

Il vin brinello di questo primo inverno m’arriva lucido soppiandandomi al fosco del primo tramonto. Resto assorto e steso come bucato a candeggiarmi stordito dalla mistura atipica del mio volsi a scocca di corteccia d’acero sbiadiata.

Rewind.
S’avessi più lucidità brillerei
fossi più affilato mi ritirerei
s’avessi bagagli ampi li svuoterei
fossi un salvatore m’arrenderei
s’avessi benedizioni mi assolverei

ma te sarà mai possibile
rubo gli sguardi incompresi di me
sottilizzo i respiri perchè non ritornanti
sguazzo nei trucioli tosto che nell’oro dei calici
corro dietro al libeccio solo per inciamparmi

et
tutto questo abbellirsi
in tempi di crisi aristocratiche
mi sbellica il vuoto delle tasche
e mi rasenta gli unplugged del vorrei.
Fai te.

lug 29, 2011 - Calamai    Dicevi?

Stelle nel pozzo

Mi basterebbe un poco d’aria:
appoggiare il naso sulla soglia dell’ultima pietra
inumidirmi le narici, guardar fuori la venuta dell’alba
intuirla
aspettarla
saperla certa.

Mi basterebbe senza cadenti o passaggi d’aeroplani
senza fischi di venti o risate rimbombanti
mi basterebbe
e basta.

Un intreccio di fune calata
un rabbocco all’unghie distrutte
una piega fra le pareti lisce
un raggio accecante.

Mi basterebbe un poco d’aria.

giu 8, 2011 - Calamai    Dicevi?

Granelli


“… è bello vivere
anche se si sta male volevo dirtelo…”

 

Filigrana fra le riffe dei cespugli per l’erba sporcata dalla sabbia.
Atterro sul tachigrafo della mia mano sbirciando l’oro del tramonto.
Nascosta nella coperta dell’onda c’è l’orma del gabbiano.
Poso il sorriso al fianco del tuo fiato e t’ascolto piano.
Bolle d’ossigeno attorno al filo delle caviglie ballerine.
S’assopisce la distanza d’una festa e il nostro tuffo risale soffice la pelle.
mag 27, 2011 - Calamai    Dicevi?

Nyc

Downtown uptown
luci ammangiarti
pelle sgargiante
Yankee eleganti
subway per dispersi
scalini per mostrarsi
persi fra i giganti
antenne geocentriche
prefazione del sussidiario di Storia
skyline per stelle abbronzanti
yellowcabs astratti
Central Park d’orsi biciclettati
polaroid pagliacci per fregarti
Bubba gamberi azionisti
Nasdaq paffuti oscillanti.

Vieni qui:
la vedi la riva?
Piano piano ci si arriva.
Adesso t’asciugo
prima i capelli
poi le gocce sul collo
ed infine ti sfrego il naso
giusto sopra il tuo sorriso cercato.

Woody assorto risolto
Spongy rotella celeste
modelle imperfette torere
fiaccole accese di marmo
battelli assonnati
Cena da Tiffany
topi colorati sulle spalle
martellanti dal Letterman Show
Canal Street solfeggia le spezie
fuso il fumo dal tombino parlante
torta d’Hoboken gigante
pista sul ghiaccio piccina
mele di cristallo accanto al giocattolo
torcicollo per piani alti
tiranti giganti per ponti fratelli.

Lei non dorme mai
ma sogna sempre.

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